Coronavirus Covid-19.ITINERARI - SVILUPPO E PROGRESSO - L'HOMO SAPIENSLA COLONIZZAZIONE DELLA TERRAIntorno a 30.000 anni fa l'Homo sapiens sapiens si diffuse in zone prima del tutto disabitate come l'America e l'Australia. Durante l'ultimo periodo glaciale (la glaciazione di Würm) il livello del mare si era abbassato a tal punto che la Siberia e l'Alaska erano collegate da un ponte di terre emerse largo fino a 1000 Km. Attraverso questo «ponte» passarono popolazioni asiatiche, seguite da alcune specie animali. I ghiacciai artici che in Asia settentrionale erano scesi poco a causa della scarsa quantità di acqua, in America si erano estesi verso Sud ricoprendo buona parte dell'attuale Canada e fermandosi forse contro le Montagne Rocciose. Cosi, gli uomini che si spostavano attraverso l'Alaska dovettero trovare a Sud la via sbarrata dalla coltre di ghiaccio, e solo più tardi, 14.000 anni fa, riuscirono a penetrare profondamente all'interno del continente. È interessante notare che nel momento stesso in cui l'uomo si presentava in queste aree, un gran numero di specie animali, tra cui alcuni predatori, scomparve. Molto probabilmente non si tratta di una coincidenza. Grazie ad una notevole abilità tecnica i cacciatori del Paleolitico superiore erano in grado di uccidere un gran numero di animali, riducendo cosi drasticamente le risorse alimentari da cui dipendeva l'esistenza dei grossi predatori. Per molti di questi animali la concorrenza dell'uomo doveva riuscire fatale. In Australia le cose andarono più o meno come in America: anche qui il basso livello del mare dovuto alla glaciazione creò la possibilità di un collegamento tra la penisola malese e il continente australiano attraverso l'Indonesia. La profondità del mare diminuì notevolmente nel tratto noto come Wallacea esistente fra i due blocchi geologici della Terra di Sonda (costituita da un unico agglomerato di Indocina, Borneo, Sumatra e Giava) e la Terra di Sahul (costituita dall'Australia continentale e dalla Nuova Guinea). La riduzione a un massimo di 80 km dei tratti di mare da superare passando di isola in isola, rese possibile la traversata con imbarcazioni primitive fatte probabilmente di bambù. La colonizzazione dell'Australia avvenne probabilmente 30.000 anni fa circa, anche se alcuni ritengono che sia iniziata molto prima (circa 50.000 anni fa). Gli uomini che per primi giunsero in Australia vi trovarono un ambiente costiero assai ricco di risorse alimentari e sostanzialmente simile a quello che avevano lasciato in Asia; la relativa facilità di adattamento favorì quindi la diffusione lungo le coste. Solo molto più tardi, intorno a 15.000 anni fa, l'uomo si addentrò nell'interno del continente dove la flora e la fauna erano decisamente diverse. Gli ambienti occupati dall'uomo moderno stanno a dimostrare una capacità di adattamento a climi ostili assai migliorata rispetto alla fase musteriana: ad esempio in Siberia i siti del Paleolitico medio giungevano solo fino al 50° parallelo circa, mentre ora si trovano insediamenti anche oltre il circolo polare artico. Ciò dimostra un passo avanti nelle tecniche di sopravvivenza, tenendo presente che le condizioni climatiche di freddo intenso si ripresentarono alla fine del Paleolitico superiore esattamente quali erano state nel Paleolitico medio. Gli insediamenti umani di questo periodo mostrano anch'essi, come le tecniche per la lavorazione dei materiali o i metodi di caccia e di raccolta del cibo, una certa evoluzione; ora l'uomo tende ad abitare in grotta ogni volta che è possibile, mentre nei siti all'aperto le strutture abitative si fanno più complesse, anche se non compaiono grandi innovazioni architettoniche. Nelle valli fluviali in Ucraina, ad esempio, il modo di costruire capanne rimane sostanzialmente invariato: si tratta sempre di telai di legno o di ossa di mammut ricoperti di pelli animali che coprono aree a volte di 50 m², all'interno delle quali si trova un gran numero di focolari e una quantità enorme di strumenti litici e di resti di lavorazione della selce (fino a 25.000 unità e oltre). La dieta nel Paleolitico superiore non sembra presentare grandi variazioni rispetto alle età precedenti, anche se il numero dei resti di pesci e uccelli rinvenuti nei siti abitati testimonia un aumento notevole del loro consumo da parte dell'uomo. La pratica della caccia alle mandrie di mammiferi si conserva e viene sviluppata grazie ad armi migliori e più efficienti, mentre il clima glaciale sposta verso Sud le aree a pascolo. Gli animali più comuni sono le renne, i cui resti vengono trovati in tale abbondanza che questo periodo è chiamato anche «età della renna». Della renna venivano usate le ossa per produrre strumenti, la carne per nutrimento e probabilmente la pelle per ricavarne capi di vestiario. Altre specie assai comuni erano il bisonte, il mammut lanoso e il cavallo, tutti preda frequente dell'uomo paleolitico. Una grande innovazione nella tecnologia della caccia, che pare risalga alle prime fasi del Paleolitico superiore, è rappresentata dall'arco. L'invenzione dell'arco è testimoniata da notevoli quantità di punte di freccia ritrovate in quasi tutti gli orizzonti culturali del momento. Con l'arco si potevano uccidere animali che prima difficilmente erano alla portata del cacciatore, migliorando considerevolmente la disponibilità di carne. Anche per ciò che riguarda il Paleolitico superiore le tracce di dieta vegetale sono quasi del tutto scomparse e per questo si è portati a considerare l'attività venatoria come principale fonte di nutrimento. Ciò potrà essere stato vero per alcune aree come la Siberia, ma alle basse latitudini, dove la disponibilità di vegetali commestibili era senz'altro maggiore, l'attività di raccolta non doveva essere trascurabile.LA PESCA NELLA PREISTORIALa pesca in mare e nei fiumi è praticata dagli uomini fin da epoche lontanissime. Con essa l'uomo si è procurato una parte importante dell'autosostentamento per secoli e secoli, fondando in molti casi su di essa i suoi primi commerci. I depositi di conchiglie trovati in Europa e in America e risalenti a periodi precedenti il Neolitico dicono che molluschi e crostacei costituivano a volte una parte consistente della dieta umana. In seguito lo stesso bastone dalle estremità scheggiate che serviva per la caccia venne usato per la pesca; così le punte d'osso o di pietra. Ma nella pesca l'uomo non usò solo queste lance rudimentali; sin dall'inizio costruì un piccolo strumento che gli permetteva di vincere in molti casi la forza e la velocità del pesce: l'amo. L'amo è uno strumento ricurvo di varia dimensione al quale si attacca in genere un'esca. Il pesce mangia e si ritrova in gola un vero gancio tenuto da un filo il cui capo si trova nelle mani del pescatore. Oggi amo e filo sono fatti di materiali resistentissimi e il pescatore può catturare con essi prede anche molto grosse. Nel Paleolitico superiore gli ami erano rudimentali. Costruiti in osso o corno, erano uniti a cordicelle o sagole di fibre vegetali di fattura molto fine. Nel Neolitico queste prime invenzioni vennero perfezionate. In questa epoca l'uomo viveva in gruppi consistenti e più stabili. Dato l'aumento di popolazione, la richiesta di pesce per l'alimentazione era cresciuta: bisognava cioè valersi di strumenti adatti ad una pesca intensiva. Sotto questo stimolo apparve la rete. Probabilmente essa esisteva già nel Paleolitico superiore, ma si affermò e si diffuse nel Neolitico. Per farsi una idea di queste reti primitive non dobbiamo pensare alle reti che vediamo stese ad asciugare sulle spiagge. La prima cosa che assomigliò ad una rete fu probabilmente uno sbarramento di materiali vegetali, felci, liane, radici, che gli uomini mettevano attraverso un corso d'acqua o con cui circondavano un'area prossima al litorale in modo da arrestare la corsa del pesce e catturarlo più facilmente. Da queste reti rudimentali si passò a reti anche molto fitte costruite con erbe intrecciate. In questo periodo intere comunità modellarono la loro vita sulle esigenze della pesca: dal luogo scelto per insediarsi, allo sviluppo di strumenti adatti alla pesca come le imbarcazioni, ai ritmi delle loro giornate, alla stessa educazione dei giovani. L'uso dei metalli determinò un enorme progresso anche nella fabbricazione degli utensili per la pesca. Col rame duttile e duro si possono costruire punte sottili, leggere ma con grandi capacità di penetrazione. Il bronzo viene facilmente unito alle aste di legno di cui aumenta enormemente la capacità di offesa. Il bronzo è facile da modellare: gli ami in bronzo erano simili a quelli che possiamo comprare oggi in un negozio di articoli per la pesca. L'uomo dell'età dei metalli ha ormai nelle mani una tecnica raffinata per la pesca e può scegliere la sua preda. Dispone di ami, di fiocine di misure differenti, dispone di reti di maglia più o meno fitta, si è costruito imbarcazioni per seguire il pesce, per cercare le zone più pescose, per sfruttare contemporaneamente più zone di pesca. Da questo momento i progressi della pesca non riguardano tanto gli strumenti, già molto perfezionati, ma le conoscenze dell'uomo pescatore. Gli arpioni erano zagaglie munite di una punta che si poteva staccare rimanendo conficcata nel corpo dell'animale. Alla base della punta, di solito fabbricata in osso, c'era un foro al quale veniva fissata una striscia di cuoio che permetteva di ricuperare la preda. Evidentemente quest'arma poteva essere usata solo nell'acqua per catturare grossi pesci. In terraferma la striscia si sarebbe spezzata se ad uno dei capi ci fosse stato un grosso animale. L'uso degli arpioni per catturare i pesci è confermato dal ritrovamento tra i resti di animali di molte lische probabilmente di trote e storioni.IL PALEOLITICO MEDIO E L'UOMO DI NEANDERTHAL IL PALEOLITICO MEDIO E L'UOMO DI NEANDERTHAL ... I VILLAGGI PALEOLITICI UCRAINI IL PALEOLITICO SUPERIORE E LA COMPARSA DELL'UOMO MODERNO LA COLONIZZAZIONE DELLA TERRA LA PESCA NELLA PREISTORIA L'ARTE PALEOLITICA IL MESOLITICO POPOLAZIONE E RISORSE NELL'ECONOMIA DI CACCIA E RACCOLTA ARCHEOLOGIA ECONOMICA MODELLI DI SIMULAZIONE SISTEMI E DIAGRAMMI DI FLUSSO UN ESEMPIO DI ANALISI TERRITORIALE ARCHEOLOGIA ECONOMICA E ANALISI DEI SISTEMI |
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